Ci sono degli autori che con una loro opera sanno conquistare completamente la tua fiducia, tanto che senza riserve acquisti a scatola chiusa tutti gli altri romanzi. Senza sapere nulla, senza leggere un pezzetto di trama o di recensione. Non servono. Non con lui. Ma quando tra quelle pagine non trovi quello stesso autore che ti aveva fatta innamorare perdutamente, quando non riesci a rivivere quelle stesse emozioni, quando guardi il libro incredula e ti chiedi se lo abbia scritto quella stessa persona... in qualche modo ti senti un po' tradita. Perchè ti fidavi di lui, perchè lo giudicavi infallibile...
Ecco, questa è la storia tra me e "Città di Carta". Una storia di aspettative, di incredulità e di incomprensioni. Forse ci siamo semplicemente incontrati nel momento sbagliato.
L'AUTORE: Jonh Green è nato nel 1977 (eh si è decisamente un giovincello) in Indianapolis. Con il romanzo "Cercando Alaska" ha vinto il Pritz Award e con "Colpa delle stelle" (amore infinito) ha raggiunto il primo posto nella New York Times Bestseller list. Oltre ad essere uno scrittore attualmente è anche un blogger e uno youtuber piuttosto attivo
Prezzo ebook: € 9,99 Prezzo copertina rigida: € 13,60 Pagine: 356 |
Leggendo "Città di carta" ho pensato spesso che se avessi letto questo stesso libro a 16 anni la mia reazione forse sarebbe stata diversa. Perchè a 16 anni credi alla storia raccontata tra quelle pagine, credi che una coppia di ragazzi possa entrare di notte in un parco acquatico, che una ragazza possa scappare di casa e vivere meravigliose avventure, credi che un ragazzo e degli amici lascerebbero ogni cosa rinunciando anche al giorno del diploma solo per cercare quella ragazza. A 16 anni credi a questa possibilità. A 16 anni credi a questa storia. A 30 ... ci credi molto meno purtroppo.
Non nego che John Green sappia scrivere bene e più volte mi ha regalato quei sorrisi che solo con i suoi dialoghi riesce a strapparmi. Ma questi sorrisi non sono stati sufficienti a farmi amare questa storia o questi personaggi. Non sono stati abbastanza.
La storia l'ho trovata davvero molto lenta in certi punti e anche i personaggi davvero poco credibili e bidimensionali. Solo Quentin è riuscito a smuovere qualcosa dentro di me. Ma se ripenso ad Hazel e Augustus... non ci sono paragoni tra le due storie. So che non dovrebbero essere fatti ma è inevitabile. Quando identifichi un autore con un libro il paragone con quell'opera che ti aveva stregata è davvero inevitabile. Perchè vorresti rivivere quelle stesse sensazioni. E io qui non le ho trovate. Nemmeno il finale ha salvato il libro a mio avviso. Più procedevo nella lettura più la storia sembrava rallentare ai miei occhi.
L'idea di base poteva essere buona. La storia di un viaggio, di una ricerca, dove è più importante il viaggio che la destinazione, la storia di quella ricerca di sè che si vive nell'adolescenza...ma quest'idea non è stata gestita così bene nella narrazione secondo me. Questa era spesso lenta e gli epedienti che la portavano avanti troppo spesso inverosimili.
Mi dispiace dirlo, nemmeno immaginate quanto, ma davvero non mi ha lasciato nulla. E non mi sarei mai aspettata di poter dire una cosa simile di un libro di John Green.
So bene che con questo mio commento sarò una pecora nera tra i lettori. So che il mondo ha amato questo libro. Io credo di averlo incontrato nel momento sbagliato della mia vita.
IL MIO VOTO:
IMPRONTE DAL LIBRO
"Che cosa ingannevole, credere di una persona che sia più di una persona."
"La città era di carta, i ricordi no."
"Per quanto possa fare schifo, la vita è pur sempre migliore della sua alternativa. "
Da: "Città di carta"
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Ci sono parecchi pareri come il tuo. Io non ho mai letto nulla di questo autore e non riesco a sbloccarmi e cominciare con colpa delle stelle maaa boh.... Mi sa da storiella per adolescenti. Spero di sbagliarmi. Te cosa hai letto?
RispondiEliminahttp://libriecreazioniamano.blogspot.it
Ciao Serena :) oltre a città di carta ho letto solo "colpa delle stelle" che invece avevo amato moltissimo :(
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