Lucca Comics and Games 2015 ϟ Spargete qui le mie ceneri

Dopo otto lunghi anni sono finalmente tornata nella città di Lucca in occasione del Lucca Comics and Games. Una delle più importanti fiere italiane dedicate al mondo dei fumetti e dei videogiochi. Descrizione decisamente riduttiva per un evento in cui trovano spazio stand dedicati ai grandi film fantasy, all'artigiano kawaii piuttosto che gothic o creepy, ma anche tutto ciò che riguarda il mondo del giappone, dei costumi, dei gadget...insomma il paradiso per quelli come me.
Tornare a Lucca è stato davvero un po' come tornare a casa.
Arrivata in prossimità della cinta muraria inizio a vedere le prime persone che si incamminavano verso la fiera. Persone con zaini vuoti e una mappa in mano o ragazzi che indossavano costumi ispirati ai personaggi di anime, film o videogiochi.
Per quest'anno ho deciso di non vestirmi purtroppo. Con il costume di Elsa avrei decisamente patito il freddo e camminare per un'intera giornata sui tacchi mi avrebbe fatto odiare quella fiera. Ma il prossimo anno mi attrezzerò con un cosplay consono alle temperature di fine ottobre. Ho già qualche idea.
I primi due giorni a mio avviso la fiera era piuttosto vivibile, per questo ho deciso di non andare nel fine settimana. Pagare 20 euro a persona (uno sproposito a mio avviso) per entrare in una fiera stracolma di gente ...beh anche no.
Il padiglione dei games era quello più affollato il primo giorno. Rispetto a otto anni fa ho notato però un enorme cambiamento. All'epoca ricordo che l'attenzione era quasi completamente incentrata sui giochi da tavolo e sui giochi di ruolo, i  computer e le console si contavano sulle dita di una mano. Quest'anno invece la situazione era invertita. Lo spazio dedicato ai giochi da tavolo si limitava alla prima parte dello stand e solo nella zona centrale, il resto era diviso tra stand dedicati alle minitature (Wharammer in primis) ad uno spazio enorme in cui erano collocati decine di computer e console.


Oltre al padiglione dei games c'erano interi padiglioni incentrati su giochi di ruolo come League of Legend in cui, se non ho capito male, potevi iscriverti e partecipare a dei veri e propri tornei. Mi sono spostata poi sui padiglioni dedicati ai gadget e ... lì ragazzi miei ho lasciato pezzi di cuore.
Da peluche pucciosissimi come se piovesse, a pantofole ispirate al film di Totoro, piuttosto che gadget dei vecchi anime anni 90...voi non potete capire :(




C'era poi uno stand interamente dedicato ad Harry Potter e al signore degli anelli. I gadget ufficiali erano qualcosa di assurdo (sia per i prezzi che per la perfezione con cui erano realizzati).
Di Harry Potter c'era davvero di tutto: dalla classica giratempo, al medaglione di serpeverde, dalle classiche bacchette (prima o poi mi prenderò quella di Hermione) alla riproduzione in miniatura di Hogwarts. C'era anche una miniatura perfetta di Edvige e, alzando gli occhi verso l'alto, potevi vedere la nimbus2000.
Spargete pure qui le mie ceneri.


La parte dello stand dedicata al Signore degli anelli non era da meno. Ho visto in vendita il bastone di Gandalf il bianco realizzato in un modo straordinario,  per non parlare della miniatura alta 50 cm di Balrog ...era qualcosa di allucinante. E in due teche di vetro erano custodite la corona di Aragorn e l'elmo di Gimli. Potevo rimanere lì e girare in loop quello stand per l'eternità.


Per quanto riguarda la pausa pranzo ho avuto la brillante idea di andare allo stand "Mangiappone": un'ora di fila per del cibo costoso e, a mio avviso, disgustoso.  Alla sera invece, sperando di fare una scelta più intelligente, abbiamo mangiato in uno stand dedicato agli hot dog e al cibo messicano, ma anche lì il cibo ha lasciato decisamente a desiderare. Nota bene per il prossimo anno: mangiare in qualche bar al centro della città.

Abbiamo poi visitato tutta l'area giapponese in cui capeggiava lo stand della Bandai, meta che avevo atteso e sognato per mesi. Ero decisa a portarmi a casa qualcosa di sailor moon se non che...tutto costava uno sproposito!
Proplica del cristallo d'argento...60 euro!!!! Ok, è un pezzo da collezione però rimane un pezzo di plastica e 60 euro mi sembra davvero un furto. Non vi ho ancora detto il pezzo forte però: la corona di Sailor Moon costava la modica cifra di 4000 euro. No, non ho sbagliato a digitare la cifra! Una ragazza ha chiesto spiegazione e la ragazza dello stand ha giustificato l'importo affermando che erano swarovski veri. Ripeto: 4000 euro!

Lo stand della Bandai è quello che mi ha delusa di più se devo essere sincera, l'area dedicata al giappone invece era molto carina.
Tra le cose che ho apprezzato maggiormente, oltre ai gadget di importazione che comunque trovo anche on line, ci sono gli oggetti artigianali creati da moltissime ragazze. Bijou in fimo kawaii e adorabili, bijou e gadget dedicati a film, anime e serie, stand con cose creepy ma assolutamente fighissime sempre fatte a mano.
Insomma c'era da perdersi e da spendere svariati stipendi mensili se non ci si sapeva limitare...o bendare!
Riassumere la fiera di Lucca in poche righe è impossibile. Gli eventi sono tantissimi, gli incontri con fumettisti e disegnatori non mancano, e i cosplay che girano a Lucca sono tra i migliori che io abbia mai visto.

Per concludere questo articolo, altrimenti parlerei di ogni singola cosa che ho visto, posso dirvi che se siete come me, e amate questo mondo non fatevi spaventare dalla folla o dal prezzo del biglietto. Ne vale davvero la pena. Quello che posso consigliarvi è di andare nei primi due giorni di fiera. I biglietti costavano un po' meno e la fiera era davvero vivibile.
Quanti giorni mancano al prossimo Lucca Comics and Games?




Nessun commento:

Posta un commento