Grande di Daniele Nicastro - Recensione



Era diverso tempo che non leggevo un libro per ragazzi. Mi sono sempre ripromessa di recuperare autori e opere di questo genere, dato che di alcuni libri ho sentito parlare piuttosto bene, ma come capita spesso ho sempre procrastinato dando poi la precedenza ai libri "da grandi". ( Giusto per fare un gioco di parole.)

 TITOLO: GRANDE
AUTORE: DANIELE NICASTRO
EDITORE: EINAUDI
PAGINE: 220


"Grande" è uno di quei libri che, sebbene sia etichettato come libro per ragazzi, risulta una lettura non solo piacevole ma anche matura e intelligente anche per un adulto. Un libro che, pur essendo destinato ad un pubblico piuttosto giovane, non ha paura di affrontare una tematica difficile come quella della mafia. E la cosa che ho apprezzato è che lo ha fatto senza perbenismo e senza edulcorare troppo la storia, ma mostrando quanto possa essere pericolosa quella realtà per un ragazzino di 14 anni che vi entra in contatto.

 Luca è il protagonista di questa storia. Un ragazzino di origini Siciliane che della Sicilia non sa praticamente nulla se non che i suoi genitori provengono da quella terra. Lui si sente Torinese, i suoi amici, la sua vita, ogni cosa che conti per lui si trova a Torino. Ed è con i suoi amici di Torino che aveva programmato di trascorrere le sue vacanze, programmi che sono saltati quando dalla Sicilia arriva la notizia che la nonna è peggiorata, che forse non sopravviverà ancora a lungo.
Una nonna che diventa la persona responsabile delle sue vacanze anullate, di quel viaggio in un paesino dimenticato della Sicilia dove non si è mai sentito a casa.
Come tutti i ragazzini di quell'età vive il rapporto con i genitori in modo problematico. Lui si sente grande, vuole fare cose da grandi, ma loro lo trattano ancora come un bambino. In Sicilia però le cose inizieranno a cambiare quando conoscerà Mario. Un ragazzo indipendente, sicuro, che tutti guardano con lo stesso rispetto e ammirazione che Luca ha sempre visto riservare solo agli adulti. Mario diventa il suo modello, quel "grande" che vedeva irraggiungibile. Ma ancora non sa che cosa si nasconde dietro a quel rispetto e quanto sarà caro il prezzo da pagare per diventare "Grande".

Un libro per ragazzi che ha saputo davvero stupirmi, una storia dal ritmo scorrevole, mai lento e con un ritmo che cresce fino al gran finale.
Un'ambientazione che diventa palpabile, una terra che diventa un personaggio vero e proprio all'interno del romanzo, dove sono state inserite frequentemente anche parole del dialetto siciliano proprio perchè il dialetto fa parte di quella terra, come i suoi usi, i suoi profumi e il suo cibo. La Sicilia è qualcosa di caldo, di rumoroso, di vivo all'interno di questo romanzo. E' una protagonista vera e propria insieme a Luca.
E voi? Siete pronti a diventare Grandi?

IL MIO GIUDIZIO



 QUARTA DI COPERTINA

Luca, tredici anni, voleva andare in vacanza con gli amici. Invece gli tocca il soggiorno in Sicilia, nel paese di nessuno. Neanche la compagnia dei cugini gli solleva il morale. Paolo è diventato un secchione tutto casa, compiti e negozio, e Cettina è troppo piccola e poi, be', è una ragazza. Per fortuna conosce Mario, che ha il motorino e l'ultimo modello di cellulare, e lo invita al bar. Luca non è mai stato in un bar. Nessuno gli ha mai offerto da bere. Quelle sono cose da grandi. E lui non vede l'ora di fare cose da grandi. Se mi stai vicino ti diverti, gli dice Mario. L'estate è salva, ma dietro la libertà, le feste in piscina e la fratellanza si nasconde un nemico feroce, spietato, quasi impossibile da battere. Il suo nome è Mafia. Luca credeva di conoscere la Mafia. Sapeva che era brutta, lontana, invece è così vicina che non sembra vera. Ma sa riconoscere un guaio quando ci finisce dentro. E questo è il più grosso che gli sia mai capitato. Età di lettura. da 12 anni.

Nessun commento:

Posta un commento