La strada di Cormac McCarthy ♥ Recensione




L'autore: Cormac McCarthy - Scrittore drammaturgo e scenggiatore statunitense con questo romanzo vinse il premio Pulitzer e nel 2009 ne venne realizzata una trasposizione cinematografica

Edito: Einaudi

Pagine: 218


Quanto può essere difficile parlare di un libro quando sai che con le tue parole non riuscirai a rendere giustizia a quella stessa opera e non riuscirai a trasmettere ciò che hai provato?
Bene, sappiate che questo è il mio caso.
E' il primo romanzo che affronto di questo autore, ma mi sono resa conto fin dalle prime pagine di avere davanti un piccolo capolavoro.
La scrittura di McCarthy è diversa da qualsiasi stile abbia affrontato fino a questo momento. Essenziale, fredda ma magificamente evocativa.


"Il sole esiliato gira intorno alla terra come una madre in lutto con una lanterna in mano"

Non troverete tra le sue pagine lunghe descrizioni o situazioni raccontate nel dettaglio, ma con poche parole avvertirete la stessa paura dei protagonisti e sentirete nelle narici l'odore di cenere di un mondo bruciato.

Il romanzo è ambientato in una realtà post apocalittica, in un tempo e in un luogo indefiniti. Vi muoverete nello scheletro di un mondo spettrale senza sapere che cosa sia successo perchè McCarthy non vi racconterà la dinamica degli eventi passati. Solo qualche flashback che vi permetterà di avere una pallida idea di cosa ha portato il mondo alla distruzione.
Voi sarete semplicemente lì con loro. Con un padre e un figlio, un uomo e un bambino senza nome che viaggiano verso sud, verso il mare. Perchè non sopravviverebbero all'arrivo dell'inverno e andare verso sud rappresenta l'unica speranza di sopravvivere.

Non sanno cosa troveranno, non sanno se sopraviveranno. Sanno solo che quella è l'unica speranza, l'unica cosa che possono fare. E voi li seguirete, e spingerete con loro un carrello del supermercato dentro al quale hanno raccolto ciò che resta del loro passato, delle loro vite e delle persone che erano.
Gli esseri umani sono quasi completamente estinti. I pochi superstiti vivono in un mondo ormai privo di civiltà. Un mondo dove il cibo è quasi inesistente e dove non esistono più regole.

Non mi soffermerò a descrivervi certe immagini agghiaccianti perchè è giusto che le viviate tra quelle pagine e che le vediate con gli occhi dello scrittore.
Posso dirvi solo una cosa. Arriverete ad un momento in cui vorrete entrare nella storia, lo desidererete disperatamente. Per poterla cambiare, per poter salvare delle persone. Non riuscirete a capire che l'autore in qualche modo vuole dirvi che non tutti possono essere salvati. Ma come accade nella vita, anche in questo caso sarete così sconvolti e disperati da continuare a guardare dietro di voi con il desiderio di fare qualcosa. E l'unica cosa che ho fatto è stata chiudere il libro per riprendere contatto con la realtà. Per accertarmi che quel dolore non fosse reale. Ma in qualche modo lo era diventato.

E mentre seguivo questo padre e questo figlio si creava davanti ai miei occhi un meraviglioso parallelismo tra  l'nfanzia e l'età adulta. Un'età adulta che voleva in qualche modo perservare l'infanzia, guidarla, proteggerla dalla crudeltà del mondo, fino ad arrivare a doverla lasciar andare per la sua strada.
Questa diversità si concretizzava davanti a me in diverse circostanze, l'ho avvertita soprattutto nel rapporto verso gli altri. "Altri" temuti ed evitati dal padre che li guardava con sospetto a terrore e guardati invece con fiducia e speranza dal figlio. Due modi diversi di affrontare la vita e di affrontare le persone.

Il ruolo della donna è estremamente marginale in questa storia ma mi hanno detto essere una caratteristica delle opere di McCarthy così come la presenza di una componente religiosa che si avvertiva in modo molto forte in alcuni punti.
Punto riccorrente nel romanzo è stata la continua differenziazione tra buono e cattivo e la continua volontà di accertarsi di essere, nonostante tutto, dalla parte dei buoni.
Il rapporto Padre - Figlio è il legame più forte che avvertirete. Il legame di un padre che cerca in ogni modo di salvare un figlio che comunque non ha un futuro.


"Mai è l'assenza di qualsiasi tempo" 

"Ogni giornata è sufficiente a se stessa. Ogni ora. Non c'è un dopo. Il dopo è già qui."

Un legame che traspariva da ogni parola, da ogni respiro e da ogni azione dei personaggi. Quando sei essenziale per  la persona che ami non puoi sbagliare, non puoi arrenderti, non puoi fallire. Un libro meraviglioso dove ogni parola è misurata, pensata e densa di significato. Non posso non consigliarvi uno dei grandi libri della letteratura contemporanea. Uno di quei libri che ti cambiano per sempre.


"Quando ce ne saremo andati tutti resterà solo la morte, e allora anche lei avrà i giorni contati."



IL MIO VOTO:





 IMPRONTE DAL LIBRO

"Quando sognerai di un mondo che non è mai esistito o di uno che non esisterà mai e in cui sei di nuovo felice, vorrà dire che ti sei arreso." 

"Ci dimentichiamo le cose che vorremmo ricordare e ricordiamo quelle che vorremmo dimenticare"

"Per abitudine guardò il cielo, ma lassù non c'era niente da vedere"

Da: "La strada"

3 commenti:

  1. Le tue recensioni sono bellissime, questa mi ha davvero conquistata. E' stupendo il tuo modo di parlare di libri:)
    Leggerò questo libro, un bacione! :*

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  2. Ciao Leda :) La Strada è nella mia libreria da un bel po' e credo che lo leggerò presto! Me lo immagino come un libro a cui dedicare una domenica d'autunno di pioggia, da gustare e in cui immergersi.

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  3. Loreena :) Ti ringrazio moltissimo :) spero che il libro ti piaccia :)
    Un grande bacione :)

    Amy La tua descrizione è perfetta anche se lo vedrei quasi di più come un libro invernale magari da leggere a metà gennaio :D

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