Recensione: tigre, tigre di Margaux Fragoso

Sono fortemente in difficoltà nel parlarvi di questo romanzo. E' un libro difficile, una di quelle storie che non vorresti leggere per non dover credere che certe cose possano succedere veramente. E' Margaux a raccontare la sua storia, l'autrice del libro racconta quella che è stata la sua relazione con Peter. Una relazione che è andata avanti per 15 anni. Una relazione iniziata quando Margaux aveva 7 anni e Peter 51.


 
AUTORE: Margaux Fragoso
TITOLO: tigre,tigre
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 362


Un libro agghiacciante. Non potrei descriverlo diversamente. Ho letto diverse storie di abusi, di rapimenti , di sequestri, ma mai un libro simile. Non ero preparata a gestire una relazione così malata, così morbosa come quella raccontata in queste pagine. Credo nessuno, in fondo, possa mai essere pronto ad un romanzo del genere.

Margaux aveva solo sette anni il giorno in cui in una piscina conosce Peter. Un uomo meraviglioso. Un uomo che sa trasformare ogni cosa in una favola, in una magia, in un mondo incantato in cui le è la sola e unica principessa. Un mondo che è completamente diverso dalla realtà in cui la piccola Margaux è cresciuta. Il suo mondo era diviso tra un padre costantemente ubriaco e verbalmente aggressivo, e una madre psicologicamente instabile. Nessuno aveva mai dimostrato affetto nei suoi confronti, nessuno le aveva mai dato attenzione, nessuno sembrava aver mai tenuto veramente a lei. Fino a Peter.

Lei ama trascorrere il tempo in casa sua, chiede costantemente a sua madre di portarla in quella casa, nascondendosi dietro alla scusa di giocare con i due figli di Peter. E sua madre è troppo cieca per vedere cosa lentamente cresce davanti ai suoi occhi. Troppo cieca per vedere che quelle attenzioni non sono normali da parte di un adulto.
Peter trasforma ogni cosa in un gioco. Dai baci sulle labbra, al fatto di correre per la casa senza vestiti. Margaux è troppo piccola per capire che quei giochi le ruberanno lentamente quell'ingenuità che nessuno mai potrà restituirle.

Ma sapete una delle cose più destabilizzanti? Che non riuscirete ad odiare completamente quell'uomo, perchè, in un modo malato e instabile crede di amare veramente quella bambina, crede davvero sia giusta la loro relazione e che sia la società a mettere delle stupide regole che nn dovrebbero esistere.
La loro relazione è qualcosa di morboso e malato che andrà avanti per 15 lunghi anni. Marguax si sente fin da subito diversa dalle altre bambine. Bambine che hanno un'ingenuità e una spensieratezza che nello scantinato Peter le ha rubato per sempre. E lei lo odia profondamente per questo. Odia se stessa per quello che fa con Peter, e si odia a tal punto da inventare nella sua mente un personaggio che prende il suo posto quando è in intimità con lui. Così è Nina la ragazza sbagliata, la ragazza che ha una relazione con un vecchio. Non lei.
Un vecchio. E' così che lei lo vede. Non prova alcuna attrazione fisica verso di lui, non l'ha mai provata in 15 anni. E' sempre stato un attaccamento disperato verso l'unica persona che l'abbia in qualche modo amata. Non importa se il modo era sbagliato. 

Ecco che allora non vuole tagliarsi i capelli, perchè Peter ama i capelli lunghi. Usa solo vestiti infantili, si depila costantemente, usa solo scarpe da ginnastica. Cerca in qualche modo di bloccare la sua crescita, di restare bambina agli occhi di Peter, perchè sa che è quello che lui vorrebbe.
Odia il suo corpo che diventa lentamente quello di una donna, perchè sa che lui amava il corpo che lei aveva da bambina.
Nel corso di questi 15 anni la madre viene più volte ricoverata in un ospedale psichiatrico e il rapporto con il padre va sempre più alla deriva, soprattutto dopo che lui le vieta per più di un anno di vedere Peter. Suo padre qualcosa sembrava aver intuito, ma era troppo concentrato su se stesso per indagare veramente. E in quell'anno Margaux smette di mangiare. Non le importa nulla se non di  rivedere Peter. 

La storia non lascia nulla di non detto. L'autrice racconta quei 15 anni in ogni terribile dettaglio, perchè si sappia che certe cose possono succedere, che le cose peggiori posso accadere anche alla luce del sole.
Questo volta non darò un giudizio come faccio sempre, perchè ritengo non sia un libro "giudicabile". Possiamo limitarci a diventare spettatori di questa storia e farla in qualche modo "nostra".



 IMPRONTE DAL LIBRO

"Senza Peter a vedermi, ad adorarmi, come sarei potuta esistere?"

"Ero spaventata. In che puntoesatto finiva lui e cominciavo io?"

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