Le bambine dimenticate di Sara Blædel - Recensione



L'ho visto in libreria ancora qualche settimana fa ed è stato uno di quei casi in cui non sono riuscita proprio a trattenermi, dovevo prendere in mano questo libro. Tutto sembrava dire "leggimi", "sarò una storia fighissima", così l'ho rigirato tra le mie mani e leggendo la quarta di copertina la mia curiosità è arrivata alle stelle. Vedendo il treno in arrivo sul primo binario ho posato il libro lanciandogli un'ultima occhiata dispiaciuta: "tornerò, te lo prometto", e qualche giorno dopo mi ha contatta la Fazi editore che gentilmente ha posto fine alle mie agonie inviandomi una copia de "le bambine dimenticate."


TITOLO: LE BAMBINE DIMENTICATE
AUTORE: SARA BLAEDEL
EDITORE: FAZI
PAGINE: 283





Ho amato questo libro fin dalle prime righe, ha saputo creare da subito quel magico incantesimo per cui non riesci più a fare niente, nemmeno la doccia, per non staccare gli occhi dalle sue pagine. 
La storia potrebbe essere definita un giallo, ma la trovo quasi riduttiva come etichetta. E' un romanzo articolato benissimo dove la vicenda si apre con il ritrovamente di un cadavere. Una donna era stata brutalmente uccisa dopo aver subito una violenza sessuale e il suo cadavere era stato abbandonato in un bosco. Quello che salta subito agli occhi alla polizia è che il cadavere presenta un'enorme cicatrice che ricopre gran parte del viso, caratteristica che dovrebbe renderla facilmente riconoscibile, ma più passano i giorni, più proseguono le indagini e più brancolano nel buio. Nessuno in quel paese sembra conoscere quella donna.
Questo almeno finchè non viene identificata da un'infermiera che molti anni prima lavorava in una struttura psichiatrica infantile, una sorta di ospedale psichiatrico in cui, tra le varie bambine abbandonate, aveva in cura una bambina che aveva quella stessa cicatrice. Una bambina che però venne dichiarata morta molti anni prima insieme a sua sorella gemella.
Era un luogo terribile, dove i bambini con problemi mentali venivano letteralmente abbandonati dai genitori, e quando questi cercavano di mantenere comunque un contatto era lo stesso ospedale ad incentivare la rottura dei rapporti con la famiglia di origine. Avrebbero solo innervosito i pazienti, così dicevano i responsabili di quella strana clinica, dove i poveri bambini dimenticati passavano le giornate guardando fuori dal grande cancello sperando nell'arrivo dei genitori.
Che cosa succedeva davvero all'interno di quella struttura? Dove è rimasta quella donna in tutti questi anni?

Un mistero che arriverete a scoprire piano piano, mettendo insieme un tassello dopo l'altro fino all'inimmaginabile finale. Uno di quei finali descritti così bene che hai la sensazione di vedere quella scena terribile davanti ai tuoi occhi e che riesce a farti star male per diverso tempo.

Sara Blaedel, una delle principali scrittrici danesi di Crime story ci regala un libro scritto davvero benissimo, un giallo avvicinente, mai banale e sviluppato magistralmente. Una caratterizzazione fantastica dei personaggi e una storia che non ha mai punti morti. Credetemi non potrete mettere giù questo libro. No, nemmeno per lavarvi.

IL MIO GIUDIZIO



 QUARTA DI COPERTINA

Il cadavere di una donna viene trovato in un bosco isolato. Ha subito violenze sessuali e ha una strana, lunga cicatrice che le solca il viso. Nessuno ne ha denunciato la scomparsa. A essere incaricata delle indagini è Louise Rick, a capo del Servizio Investigativo Speciale, affiancata da Eik Nordstrøm. Lei donna materna sotto la scorza dura, lui bello e dannato. Agnete Eskildsen, una vecchia infermiera, finalmente riconosce il corpo: la donna si chiama Lisemette ed era una paziente dell’ospedale psichiatrico infantile Eliselund, dove lei lavorava trent’anni prima. Una bambina dimenticata, come tutti gli altri dell’istituto, abbandonata dalla famiglia e dal mondo. Presto Louise scopre che Lisemette aveva una sorella gemella, ed entrambe erano state dichiarate morte quand’erano ancora piccole. È solo la prima di una serie di scoperte sempre più inquietanti, sull’infanzia di Lisemette e su quello che accadeva dietro le porte di Eliselund. A complicare ulteriormente le cose, le indagini portano Louise nei pressi della casa dov’è cresciuta, costringendola a fare i conti con un terribile segreto del suo passato che tornerà a galla insistentemente. Una vicenda intrigante e avvincente che terrà il lettore incollato alle pagine.
Il primo libro di una nuova, emozionante serie bestseller pluripremiata, firmata dalla più popolare scrittrice di crime danese.

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