Stanza, letto, armadio, specchio ♥ Room ♥ Recensione

Jack ha cinque anni e molti amici che conosce da sempre, si chiamano Pianta, Letto, Armadio, Specchio e Tappetto. Scritti tutti senza un articolo e con la lettera maiuscola. Vivono dentro una stanza di 11 metri quadrati con lui e Mà, una donna vecchissima di ventisei anni. Quello è tutto il suo mondo. L'unico che lui abbia mai visto da quando è nato.





 

Titolo:Room.Stanza,letto,armadio, specchio
Autore: Emma Donoghue
Pagine:341
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Mondadori 




Nella stanza non c'è molto, anzi non c'è quasi nulla. La luce filtra da un lucernario sul tetto che è tutto ciò che vedono del mondo esterno. Jack però si sente a casa, si sente al sicuro in quel piccolo mondo in cui vive con Mà, una ragazza di 26 anni di cui non sapremo mai il nome. Non ci interessa saperlo perchè lei è semplicemente Mà. Sarà Jack a raccontarci questa storia. Con la sua semplicità e delicatezza ci mostretà una prigione di 11 metri quadrati che per lui però non è una prigione, per lui è una casa. Una casa in cui ha imparato a scrivere, a contare, ad immaginare un mondo come quello che vede nella piccola tv. Un mondo con tutte quelle cose meravigliose. Cose che però non esistono, esistono solo nella tv. Così gli ha raccontaro Mà, non esiste nulla al di fuori della stanza. La stanza è tutto il mondo.
Un mondo che però non può bastargli, ha il diritto e il bisogno di vedere cosa c'è fuori, di vivere una vita normale a contatto con altri esseri umani, con altri bambini veri e con amici reali.

Mentire alle sue domande diventa sempre più difficile e il giorno in cui compie 5 anni Mà lo ritiene abbastanza grande per sapere la verità. Per sapere che quel mondo che ha sempre visto alla tv esiste davvero fuori da quella stanza, che Mà aveva una vita fuori, aveva anche lei una mamma, ed era stata anche lei una bambina tanti anni prima.
Perchè allora non potevano uscire? Perchè Old Nick l'aveva "rubata". Jack non l'ha mai visto in faccia. Old Nick entrava quasi ogni sera nella stanza ma Mà lo metteva nell'armadio appena sentiva il bip della porta mettalicca. E Jack al buio inziava a contare i suoi denti per non pensare che quell'uomo poteva fare del male alla sua mamma. Sapeva che quando i cigolii del letto terminavano significava che stava per andarsene e che Mà sarebbe andata a riprendelo per portarlo nel letto con lei.

Nel momento in cui Jack viene a sapere la verità iniziano ad organizzare la loro fuga.
Fingendo che Jack sia morto Mà lo arrotola nel tappeto chiedendo poi disperata a Old Nick di seppellirlo in un bosco.
"Dovrai uscire dal tappetto appena sentirai il motore fermarsi e saltare giù dal furgoncino. Corri più veloce che puoi e mostra alla prima persona che incontri il biglietto che ho scritto".
Jack però ha paura. Paura che Old Nick lo seppelisca davvero, paura di non riuscire a ricordare ogni cosa, paura che Old Nick faccia del male a Mà, paura di stare nel "fuori" senza sua mamma. Lui e lei sono rimasti insieme in quella stanza di 11 metri quadri ogni istante di tutti i suoi 5 anni di vita. Jack non sa stare senza di lei.
"E se lo facciamo quando compio 6 anni?"
Mà però non può più aspettare e sa che nemmeno per suo figlio è un bene continuare a crescere lì dentro. Così inziano a provare la loro fuga, sera dopo sera Mà lo arrotola nel tappeto e gli fa ripetere tutto quello che deve fare.
E Jack ci riesce. Riesce a srotolarsi dal tappetto e nel momento in cui apre gli occhi per la prima volta il cielo sembra altissimo e il mondo qualcosa di immenso.
E in quel momento aprirete anche voi, lettori, gli occhi di nuovo per la prima volta vedendo il mondo come non lo avete mai visto.

Non vi faccio un grande spoiler dicendo che Jack riuscirà a scappare dal furgone e chiedere aiuto, dato che si evince sia dalla quarta di copertina che dal trailer del film.
Abituarsi a vivere nel mondo non sarà però così facile. Jack amava quella stanza, quel micromondo dove esistevano solo lui è Mà. Una ragazza di 26 anni che ha saputo trasformare una prigione in un piccolo mondo meraviglioso dove suo figlio potesse sentirsi al sicuro.
Non vi dirò nulla di più su questo libro meraviglioso. Il migliore che abbia letto quest'anno fino a questo momento. Un romanzo toccante, delicato che vi farà vedere il mondo per la prima volta sebbene lo abbiate davanti agli occhi ogni giorno e ridimensionerà un po' quei problemi che sembrano sempre così insormontabili.

Il mio voto: 5 stelline




Lo sapevi che...

Emma Donoghue per scrivere questa storia si è liberamente ispirata ad un episodio di cronaca nera che ha sconvolto la cittadina austriaca di Amstetten dove Elisabeth Fritzl ha vissuto prigioniera per ben 24 anni. A rendere ancora più agghiacciante questa storia, il fatto che l'aguzzino della ragazza fosse il padre stesso, che decise di chiudere la figlia in un bunker all'età di 18 anni.
Dalle ripetute violenze subite nacquero 7 figli; alcuni vissero nel bunker con lei, senza mai vedere la luce del sole, altri invece il padre li portò a vivere con lui e la moglie spacciandoli per nipoti che sua figlia aveva abbandonato dopo essere fuggita volontariamente di casa. 
Il padre denunciò la scomparsa della figlia che venne costretta sotto gli effetti della droga a scrivere una lettera in cui comunicava la sua fuga volontaria, portando così la polizia ad archiviare il caso della sua scomparsa.
Questa macabra storia venne scoperta solo quando la figlia più grande di Elisabeth si ammalò seriamente e l'aguzzino fu costretto a portare la nipote all'ospedale. Venne così alla luce questa macabra storia che durava ormai da 24 anni.
Ancora non si sa che ruolo abbia avuto la madre di Elisabeth in tutto questo. Lei si è sempre dichiarata all'oscuro di queste vicende, affermando di aver creduto alla lettera della figlia e alla sua fuga volontaria. Ad oggi non ci sono prove che testimonino il contrario e Josef Fritz sta ancora oggi scontando il carcere a vita.



 IMPRONTE DAL LIBRO

“People move around so much in the world, things get lost.”

“I've seen the world and I'm tired now.” 

“A lot of the world seems to repeat itself”

“Stories are a different kind of true.”   

2 commenti:

  1. Approfitto del post di questo romanzo bellissimo per commentare la nuova grafica che è adorabile! Denise ormai è specializzata nei book blogger non c'è dubbio!
    Tornando al libro invece io l'ho apprezzato dalla prima all'ultima pagina, ma a un certo punto ho sentito la mancanza del punto di vista di Mà. Un dettaglio che non intacca certo la struggente bellezza di Room. E poi il film... che pianti che ho fatto...

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