Fangirl di Rainbow Rowell - Recensione



Cath e Wren, due gemelle  che non potrebbero essere più diverse tra loro pur condividendo la stessa immagine allo specchio.
Wren è spigliata, socievole e divertente; la classica ragazza carina che sa come sfruttare a suo favore tutte queste caratteristiche.
Cath invece è diversa. Chiusa, taciturna e spaventata dal mondo e dalle persone. Preferisce i personaggi delle sue storie a quelli del mondo reale perchè loro non possono ferirla. Non possono abbandonarla nè farle del male.
Cath è la ragazza nerd con gli occhiali e i capelli costantemente raccolti, che passa tutto il suo tempo libero a scrivere fanfiction sui personaggi di una delle più grandi scrittrici fantasy del mondo (che diciamocelo, assomiglia danntamente alla Rowling).
Nonostante questa diversità hanno un legame particolare, un legame che è diventato come un'ancora di salvezza quando la loro mamma se ne andò di casa quando loro avevano solo 8 anni.

Per fortuna non mi hanno chiesto di scegliere con chi stare. Anche perchè io avrei scelto Wren.



TITOLO: Fangirl
AUTORE: Rainbow Rowell
CASA EDITRICE: Piemme
PAGINE: 513 






Il libro si apre con l'arrivo al college delle due ragazze, con l'inizio di una vita che verrà gestita da ciascuna di loro in modo completamente diverso. Per Wren è finalmente l'occasione per lasciarsi alle spalle il piccolo paese e quel quartiere spagnolo dove loro erano semplicemente le sorelle gemelle. Non c'era solo Wren, c'erano sempre Cath e Wren. Erano un'unico pacchetto: alle feste, ai compleanni e persino nelle foto al ballo di fine anno. Per questo Wren, una volta arrivata al college, decise di non voler condividere la stanza con la sorella, voleva fare un'esperienza da sola per la prima volta nella sua vita.
Perchè per Wren ogni nuova esperienza era un'avventura, qualcosa da vivere appieno e nella quale buttarsi a capofitto, anche se questo la porterà ad annegare.
Cath era diversa. Sperava di poter condividere quel cambiamento che la terrorizzava con la sorella, alla quale si era attaccata in modo viscerale nella speranza di riuscire ad affrontare un mondo dove sua madre le aveva abbandonate senza più farsi vedere e dove suo padre era sempre sull'orlo di una crisi depressiva.
Wren però sembrava non voler più ricordare quella vita e quel passato,e iniziò a scrivere sempre più sporadicamente alla sorella.
Ecco. Qui posso dirvi che per gran parte del libro il comportamento egoistico e infantile di Wren mi ha fatto odiare profondamente questo personaggio.

Come tutti i romanzi di questo tipo non manca ovviamente una storia d'amore che, vi dirò, mi è piaciuta davvero molto. E qui arriva ciò che non riesco a spiegarmi.
La trama è evidentemente molto lontana da quello che leggo di solito, la storia raccontata è piuttosto banale e scontata, le cadute narrative frequenti ed evidenti, ma nonostante questo la Rowell ha una scrittura tremendamente piacevole e avvolgente e i suoi personaggi riesci a percepirli come un sorriso malinconico di un'età che ormai io ho passato. (modalità nonna: attivata!)
Non posso nascondervi di aver tifato come una ragazzina stupida per uno dei protagonisti maschili, e non posso nascondervi di aver desiderato di entrare nella storia per dare una scrollata a Cath e mandare a quel paese sua sorella.

Ma parliamo di queste cadute rovinose delle quali vi accennavo poco fa?
Bene. Ci troviamo a leggere la descrizione di uno dei ragazzi che sembra fare il filo alla nostra protagonista. Ragazzo palesemente carino e intelligente "i cui occhi erano di quel colore dell'arcobaleno che non si vede" cit.  WTF????




Purtroppo però da quello che leggiamo qualche riga dopo la nostra Cath non poteva perdersi negli occhioni azzurri del suo corteggiatore visto che "era impossibile guardarlo negli occhi tanto erano sepolti dalle sopracciglia". cit.
  Ed ecco che nella tua mente Ryan Gosling diventa il nonno di UP

Ma passiamo all'altro corteggiatore della nostra Cath. Decisamente più trasandato e meno studioso ma con un animo buono e sempre sorridente. Questo ragazzo ha il vizio di passarsi costantemente, e dico costantemente, le mani tra i capelli tanto che ad un certo punto "gli rimasero dritti a ciocche".
"ma cosa ti metti sui capelli per farli stare così dritti?" chiede Cath
e voi già pensate: lacca? Gel? poveri illusi!
"Sarà perchè non me li lavo" risponde lui. 




Vi dico l'ultima poi giuro che la smetto. 
A pagina 329 è ormai un semestre che Cath si frequenta con uno dei due ragazzi e qual è la domanda esistenziale che gli pone?
"quanti anni hai?"
Seriously????? Dopo un semestre non sai nemmeno quanti anni abbia???

A questo punto capisco che siate portati a pensare ad una bocciatura da parte mia ma non è così. Ammetto che mi sarei aspettata molto di più da un'autrice della quale avevo sentito parlare così tanto, ammetto che mi aspettavo di trovare una storia meno scontata tra le sue pagine, ma nonostante questo ho trovato la scrittura della Rowell estremamente piacevole. Una di quelle scritture che ti portano a leggere una pagina dietro l'altra senza che tu riesca a rendertene conto.
Non sono una lettrice particolarmente veloce ma questo libro l'ho letto in meno di una settimana e proverò sicuramente a leggere anche la sua opera più nota "Eleonor & Park".

IL MIO GIUDIZIO





 CITAZIONI

"A volte scrivere è come correre in discesa con le dita che si muovono a scatti dietro di  te sulla tastiera come fanno le gambe quando non riescono a stare al passo con la forza di gravità".

Non esiste cosa più inebriante dal creare qualcosa dal nulla. Partendo soltanto da se stessi."


2 commenti:

  1. Questo è un libro che lessi almeno un paio di anni fa ormai. Ricordo che mi piacque molto perché la protagonista principale è molto introversa, come me.

    Il romanzo che preferisco della Rowell è probabilmente Landline, un libro per adulti, non tradotto in italiano.

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    1. Perchè i libri migliori non sono mai tradotti??? *soffro*

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