Recensione: Nel Bosco di Tana French

Un'amica di cui ti fidi ciecamente ti parla positivamente di un libro. Lo prendi in mano incuriosita e basta quella frase sulla copertina a conquistarti: "Nel bosco qualcosa sta aspettando..."
Come potrete immaginare dal fatto che state leggendo una recensione di quello stesso romanzo, non ho proprio saputo resistere e alla fine l'ho acquistato.


   TITOLO: Nel Bosco
 AUTORE: Tana French
 EDITORE: Mondadori
 PAGINE: 514




Un libro che si apre con una tragedia avvenuta diversi anni prima quando a Knocknaree, un piccolo paesino irlandese, tre bambini entrarono nel bosco adiacente la città. Nessuno di loro fece ritorno per diverse ore. Al tramonto i genitori iniziarono a preoccuparsi e, insieme a loro, altre persone del paese andarono a cercarli ma solo uno dei tre bambini venne ritrovato: Adam.

Lo trovarono in stato di scock con le unghie conficcate dalla paura nel tronco di un albero e tracce di sangue sui suoi vestiti, sangue che si scoprirà con gli esami successivi, apparteneva a qualcun altro.
Adam non ricorda nulla di quello che accade quel giorno, e anche adesso, quando la storia inizia a tessere la sua trama non ricorda nulla, e non gli interessa ricordare quei momenti. La sua vita è iniziata dopo il 1984, in un collegio inglese dove i genitori lo mandarono per permettergli di ricominciare una nuova vita.

Ora Adam è un uomo di 35 anni, un detective della omicidi che è costretto a tornare in quel paesino dell'Irlanda per indagare sulla morte strana e inquietante di una bambina di 12 anni. Era stata rirovata una mattina da un archeologo all'ingresso di quello stesso bosco, posta su una pietra di uno scavo archeologico al quale stava lavorando.
Vi troverete quindi a seguire due casi paralleli, uno vecchio più di vent'anni, del quale coglierete solo qualche piccolissima informazione nel corso della lettura, e questo omicidio, che sarà la storia principale che andrete a seguire.

La cosa più bella di questa storia è l'incredibile caratterizzazione dei personaggi che ha saputo fare la French. Erano tridimensionali, palpabili e vivi. Raramente ho trovato un thriller così ben caraterizzato da questo punto di vista.
Ma...c'è un "ma" enorme come una casa. Alla fine del libro vorrete sì, sapere cosa sia successo a quella ragazzina di 12 anni, ma ancora di più capire che diavolo era successo vent'anni prima in quel bosco e che fine abbiano fatto i due bambini spariti nel nulla.
Purtroppo arriverete a scoprire la verità circa solo di uno dei due misteri. Per l'altro non c'è soluzione, non in questo libro almeno.

Mi hanno detto che la storia prosegue in altri libri ma non ho trovato riscontro in rete quindi non so darvi purtroppo informazioni precise, ma spero vivamente che ci sia una fine a questo mistero, vsito che a distanza di settimane mi capita ancora di pensarci chiedendomi che cavolo sia effettivamente successo.
Questo indubbiamente dimostra quanto sia stata brava l'autrice a descriverlo.

Se non vi importa che uno dei misteri che vorreste dissipare non trovi soluzione e se saprete tenere a bada la vostra curiosità vi assicuro che questo libro vi regalerà davvero una buona storia con dei personaggi fantastici.
Da curiosa cronica quale sono, ci sono rimasta troppo, troppo male nel vedere che il mistero non trovava una soluzione.

IL MIO GIUDIZIO



 IMPRONTE DAL LIBRO
"La regina di una favola lasciata sola nella torre a piangere la sua principessa perduta."

"La vittima è la persona che non conoscerai mai. Una somma di immagini riflesse attraverso le parole di altre persone."

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